Non
tutti sanno che il matrimonio per legge italiana deve essere celebrato pubblicamente
ed in un luogo del comune. Recita infatti l’Art. 106 del Codice Civile: “Il matrimonio deve essere celebrato
pubblicamente nella casa comunale davanti all'ufficiale dello stato civile al
quale fu fatta la richiesta di pubblicazione”, seguito dall’ Art. 107: “Nel giorno indicato dalle parti
l'ufficiale dello stato civile, alla presenza di due testimoni, anche se
parenti, dà lettura agli sposi degli articoli 143, 144 e 147; riceve da
ciascuna delle parti personalmente, l'una dopo l'altra, la dichiarazione che
esse si vogliono prendere rispettivamente in marito e in moglie, e di seguito
dichiara che esse sono unite in matrimonio. L'atto di matrimonio deve essere
compilato immediatamente dopo la celebrazione”.
Non è quindi possibile fare come negli USA dove si
vedono matrimoni in spiaggia, in Central Park, etc. Però, fatta la legge,
trovato l’inganno! Vi sono due modi per evitare di finire in una sala
consiliare:
1) celebrare un “blessing”, ovvero “una cerimonia simbolica in cui gli sposi rinnovano la propria promessa di matrimonio accompagnati dalla benedizione di un’autorità religiosa o morale riconosciuta dalla coppia. In questo modo gli sposi confermano il proprio legame per la vita secondo le proprie credenze religiose e culturali”. Che vuol dire? Che sposi e testimoni vanno in comune, firmano, e poi fanno una celebrazione “finta” dove vogliono loro, in giardino, in una villa, etc. con tutti gli invitati per vivere comunque la magia di un matrimonio secondo i canoni tradizionali;
1) celebrare un “blessing”, ovvero “una cerimonia simbolica in cui gli sposi rinnovano la propria promessa di matrimonio accompagnati dalla benedizione di un’autorità religiosa o morale riconosciuta dalla coppia. In questo modo gli sposi confermano il proprio legame per la vita secondo le proprie credenze religiose e culturali”. Che vuol dire? Che sposi e testimoni vanno in comune, firmano, e poi fanno una celebrazione “finta” dove vogliono loro, in giardino, in una villa, etc. con tutti gli invitati per vivere comunque la magia di un matrimonio secondo i canoni tradizionali;
2) celebrare il matrimonio in luoghi che lo stesso
comune ha adibito a “casa comunale”. Sempre più spesso ad esempio spiagge,
palazzi, castelli di alto valore storico e di proprietà comunale vengono resi
disponibili dai Consigli comunali per svolgere queste funzioni, con vantaggio
sia per gli sposi, che hanno a disposizioni location meravigliose, sia per i
comuni, che con i soldi raccolti hanno un valido aiuto economico per mantenere
i luoghi in maniera egregia, secondo i loro originali splendori. Pertanto o ci
si informa in comuni che già lo fanno, o si può proporre al proprio comune, con
largo anticipo ovviamente, di adibire un determinato luogo a sede cerimoniale.
Una
nuova e tanto bella quanto scenografica tendenza è il matrimonio a teatro… Vi
lascio qui una piccola lista di alcuni teatri adibiti allo scopo. I prezzi?
Variano dai 200 ai 2000 euro, a seconda se si voglia solo la celebrazione o
affittare il posto anche per buffet-pranzo!
Teatro
della Concordia a Monte Castello di Vibio (PG), considerato il teatro più
piccolo del mondo
Teatro
Carignano, Torino
Teatro
comunale di Carpi
Teatro
comunale Baudi di Selve a Vigone (TO)
Teatro
Garibaldi a Santa Maria Capua Vetere (CE)
Teatro
Comunale San Giorgio Canavese (TO)
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